La nota rivista Forbes lo ha chiesto a 50 leader, dirigenti e team manager che stanno plasmando il lavoro del futuro, tradotto nell’interessante contributo a cura di Jena McGregor (Forbes). Sono passati quasi tre anni dall'inizio della pandemia e cosa sia il futuro del lavoro - ma anche il presente prossimo - rimane una questione onnipresente, che può, però, anche perdere di significato. In un certo senso si può trasformare anche in un ragionare a vuoto, una scorciatoia nelle analisi cruciali che, invece, si dovrebbero fare per la definizione di strategie volte alla creazione di opportunità per tutti, come per la risoluzione delle persistenti carenze di competenze, o sull'equilibrio della flessibilità nelle collaborazioni e sul come affrontare le crisi di burnout e salute mentale che hanno caratterizzato gli ultimi anni. La lista di Future of Work 50 di Forbes, che potete trovare a questo link in inglese: https://www.forbes.com/sites/jenamcgregor/2022/11/03/special-report-the-future-of-work/ , mette in evidenza i dirigenti, le aziende, i pensatori e gli innovatori che stanno aiutando a plasmare un ragionamento interessante su quanto descritto sopra, o che hanno apportato innovazione e nuove idee, la cui portata ha avuto un impatto su milioni di lavoratori. Alcuni sono amministratori delegati di alto profilo che guidano aziende da miliardi di dollari le cui tecnologie, sforzi filantropici o dinamiche di lavoro, li pongono ai vertici dell’innovazione e del “successo”. Altri sono leader di startup relativamente sconosciuti che inventano nuovi strumenti, attivisti che guidano nuove politiche o movimenti, ricercatori che danno un senso ai cambiamenti in atto, che creano nuovi modelli di lavoro o prendono decisioni che hanno un impatto su milioni di dipendenti. Nel bel mezzo al dibattito sullo “scopo dell'ufficio”, per esempio, alcuni di loro stanno progettando spazi di lavoro che iniettano elementi play o planet-friendly nella speranza che l'ufficio possa effettivamente diventare nuovamente un luogo “intereressante”. L’ispiratrice lista che ci presenta Forbes è stata costruita interrogando più di due dozzine di consulenti, accademici, analisti e dirigenti, oltre a coinvolgerere i giornalisti ed editori della stessa rivista, con uno specifico focus verso chi ha avuto una certa influenza sul mondo del lavoro in evoluzione, in particolare negli ultimi due anni. Chi sta creando strumenti innovativi o utili? Quali leader hanno uno strumento, un grimaldello strategico, per avere un impatto sul futuro del lavoro? Chi e cosa stanno leggendo, o seguendo, questi innovatori per modellare il modo in cui consideriamo il lavoro oggi? Per rispondere a queste domande Forbes ha valutato più di 200 candidati ed ha poi ristretto la lista a 50 di questi, con lo scopo non tanto di creare una classifica ma di dare una visone eterogenea; un elenco che ovviamente non può essere completo, ma abbastanza eclettico da dare un'istantanea dei dirigenti più potenti di quest'anno: pensatori creativi e voci ampiamente seguite che stanno mettendo il loro marchio sul mondo del lavoro che cambia. Letture correlate:
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