Smart Work: meglio costruire una cultura della collaborazione che insistere sul ritorno in ufficio26/4/2023 Le organizzazioni devono ri-orientare la loro cultura aziendale se vogliono sopravvivere e prosperare nel mondo della collaborazione virtuale dopo la pandemia. Per adattarsi al futuro ibrido o remoto del lavoro, i leader aziendali devono confrontare e adattare le migliori pratiche basate sulla ricerca esistente in tal senso. Quali sono le ragioni per cui la cultura aziendale è stata influenzata negativamente dalla pandemia?
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All'inizio della pandemia di COVID-19, quasi nove lavoratori su 10 (87%) mancavano di competenze cognitive, interpersonali e di leadership per il futuro mercato del lavoro. Dopo la pandemia ci troviamo con un nuovo modo di lavorare: il lavoro ibrido. Questa nuova forma ci costringe a ripensare quali competenze sono necessarie per il futuro del lavoro.
L'innovazione digitale esponenziale sta dando vita a una forza lavoro intelligente e competitiva completamente nuova, ovvero la forza lavoro delle macchine, denominata da qualcuno come forza lavoro industriale connessa. Così il lavoro umano, e gran parte delle sue precedenti competenze, sta rapidamente diminuendo di valore. L'emergente automazione basata sull'intelligenza artificiale (AI) sta modificando il modo in cui abbiamo sempre pensato alla forza lavoro e ci costringe ad avviare una riflessione più ampia sulla natura mutevole del lavorare, sui suoi luoghi e sulle competenze e capacità future, alle quali il lavoratore e le aziende dovranno adattarsi.
È improbabile che la tendenza verso il lavoro da remoto venga invertita, i vantaggi sono molti. La distanza e il lavoro virtuale chiaramente possono limitare il lavoro dei manager e la loro interazione soprattutto nei confronti dei dipendenti che non soddisfano le aspettative aziendali. Per questo i manager hanno bisogno di nuovi modi per connettersi con i dipendenti poco efficienti e mantenere la loro produttività. È facile presumere che i dipendenti da remoto, in Smart Working qualcuno direbbe, con scarse prestazioni non lavorino abbastanza ore. Ma questo è un problema secondario quando parliamo di un ambiente di la voro da remoto. Le aziende ed i mangerei dovrebbero prendere in considerazione altre problematiche, valutare di conseguenza i rimedi adeguati, e discuterne con le persone con prestazioni inferiori.
Sebbene la maggior parte degli uffici disponga di una solida sicurezza per proteggere i dipendenti e le attrezzature dalle minacce di internet, le cose cambiano quando gli stessi dipendenti lavorano da casa. Una grande azienda può avere un piano per proteggere i device dei propri dipendenti che lavorano da casa o in telelavoro. Un freelance, invece, deve occuparsi personalmente di questa problematica per proteggere il proprio lavoro dalle minacce di internet.
Quali insegnamenti possiamo trarre dalla crisi causata dal COVID-19? Mentre il nuovo Coronavirus (COVID-19) si diffonde in pressoché tutto il mondo, la società si trova a fronteggiare una pandemia di proporzioni mai viste. Le scuole sono chiuse, i viaggi limitati, gli eventi vengono annullati e gli uffici si svuotano: tutti questi provvedimenti allo scopo di limitare la diffusione del COVID-19. Il CDC (Center for Disease Control) ha addirittura consigliato ai datori di lavoro di adottare policy per consentire ai dipendenti di lavorare da remoto in modo (Smart Working) da favorire il distanziamento sociale. Recependo l’invito, le aziende si sono rapidamente mobilitate per far fronte alla minaccia e, di conseguenza, oggi il numero di persone che lavorano da casa è più elevato che mai nella storia recente. Semplicemente per dare un’idea di quanto siano alte le cifre, secondo uno studio, in America i telelavoratori sono aumentati del 159% negli anni compresi fra il 2005 e il 2017. È corretto affermare che oggi, a causa dell’epidemia di coronavirus, i numeri sono aumentati enormemente.
Per quanto la risposta al Covid-19 non abbia precedenti, per molte aziende la formula di lavorare da casa è un esperimento che le proietta in territori decisamente inesplorati. In questo e-book verranno esposte alcune strategie per mantenere la continuità aziendale durante l’epidemia di coronavirus: Lo Smart Working, o Lavoro Agile, previsto dalla Legge n. 81/2017, a causa della diffusione del Coronavirus, ha visto un forte incremento in questi giorni. Aziende, dipendenti, professionisti ed istituzioni ne parlano con convinzione e lo utilizzano anche per soddisfare le esigenze atte a contrastare la diffusione del virus. Lo Smart Working non è solo una moda, è un cambiamento che risponde alle esigenze delle persone, delle organizzazioni e della società nel suo complesso, e come tale è un fenomeno inarrestabile. |
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