Il caso inglese della approssimativa gestione dei dati del Coronavirus. L'uso imponderato del software Excel di Microsoft è stato il motivo per cui quasi 16.000 casi di Coronavirus non sono stati segnalati in Inghilterra. Sembra che la colpa sia da attribuire proprio all’agenzia governativa per la salute pubblica, la Public Health England (PHE). Il problema è stato causato dal modo in cui l'agenzia ha riunito i registri prodotti da società commerciali terze, pagate per analizzare i test tampone per scoprire chi ha il Coronavirus. L’agenzia ha archiviato i risultati sotto forma di elenchi di testo, noti come file CSV, attraverso una impostazione automatica per riunire questi dati in modelli Excel, in modo che gli stessi potessero essere caricati su un sistema centrale e resi disponibili telematicamente a tutti gli organi di controllo del governo. Il problema è che gli stessi sviluppatori dell’agenzia hanno scelto un vecchio formato di file per questa operazione, noto come XLS, che può gestire solo 65.000 righe di dati anziché le oltre 1.000.000 di righe che Excel è effettivamente in grado di gestire oggi. Visto il grande volume di dati prodotti durante la pandemia, quando sono state raggiunte le 65.000 righe, l’elaborazione dei dati in eccesso sono state interrotte automaticamente dal sistema. Il formato di file XLS di Excel risale al 1987. È stato sostituito da XLSX nel 2007 che, se fosse stato utilizzato oggi, avrebbe gestito 16 volte il numero di casi organizzati dal formato precedente. Ciò avrebbe impedito il verificarsi dell'errore almeno fino a quando il numero dei test, quindi di dati disponibili per il Coronavirus, non avessero raggiunto livelli significativamente più alti di quanto siano attualmente. Anche uno studente di informatica di una scuola superiore sa che esistono alternative migliori per casi come questo. Excel è stato pensato per le persone che hanno a che fare con i dati di una piccola azienda poi, quando devi fare "qualcosa di più grande” è necessario utilizzare un sistema su misura che funzioni secondo le dimensioni dell’azienda o del volume di dati previsto. Parlando alla Camera dei Comuni inglese, il Segretario alla Salute Matt Hancock ha detto che il problema è emerso a seguito dell'utilizzo di un "sistema legacy" da parte della PHE e che due mesi fa era stata presa la decisione di sostituirlo. Tuttavia, questo problema specifico relativo alla dimensione della quantità di dati non era stato considerato. [...] migliaia di persone, beatamente inconsapevoli di essere state esposte al Covid, diffondono potenzialmente questo virus mortale, in un momento in cui i ricoveri ospedalieri sono in aumento. Per gestire il problema, l’agenzia governativa PHE sta ora suddividendo i dati dei risultati del test in batch più piccoli per creare un numero maggiore di modelli Excel. Ciò dovrebbe garantire che nessun modello raggiunga il limite massimo ma, gli addetti ai lavori, riconoscono che l'attuale sistema goffo dovrebbe essere sostituito da qualcosa di più avanzato. La conoscenza risulta essere il fattore chiave per non subire, bensì per essere padroni delle evoluzioni del mercato, individuando le soluzioni che riflettono il continuo processo di formazione su cui si basa il nostro know-how. Il pieno controllo su di esso è garantito attraverso le certificazioni industriali emesse dai nostri partner tecnologici. In un mondo dove i dati sono esplosi in quantità, assieme all’utilizzo di nuovi software o all’utilizzo del cloud e di altri sistemi di networking, dello smartworking e del tele lavoro, per parte di diverse organizzazioni, sia di piccole dimensioni ma anche di proporzioni più importanti, che possono anche avere attraverso il loro fare effetti diretti sulla società, sul bene comune e sulla vita delle persone, come per le aziende ospedaliere, gli istituiti bancari o gli organi governativi, il paradigma del caso inglese dimostra come, spesso, il solo software non sia sufficiente, ma come sia necessario anche conoscerlo e saperlo usare. Avere personale aggiornato, formato e certificato in tal senso, sia per le PMI che per le grandi aziende pubbliche e private, è l’unica soluzione per non cadere in errori disastrosi per tutti. Letture correlate:
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