Lo storitelling sociale dei dipendenti aziendali, i nuovi influencer

Le aziende più virtuose stanno addestrando i dipendenti a essere influencer. Dopo averli scoraggiati a lungo ora li addestrano a gestire i post sui social media sul proprio lavoro.

Foto di Canva Studio da Pexels

Questa nuova tendenza ha portato molte aziende, come Cisco Systems, Ericsson e United Airlines, a reclutare dipendenti per agire come influencer aziendali interni, con l'obiettivo di fornire un punto di vista autentico sulla vita e la cultura aziendale.

Questo approccio funziona solo se l'azienda ha una cultura forte, poiché i dipendenti devono essere forti sostenitori del brand per creare una buona reputazione sui social media. L’attività è, ovviamente,  particolarmente popolare tra i giovani lavoratori, con TikTok che è diventata la piattaforma preferita per condividere la vita personale e professionale.

Anche se questa strategia può essere rischiosa, poiché i dipendenti potrebbero pubblicare reclami sulle ingiustizie percepite sul posto di lavoro o rivelare segreti commerciali, molti esperti di reclutamento ritengono che sia una strategia intelligente in un momento in cui le aziende vengono sfidate a raccontare la loro storia in modi autentici. Le aziende dovrebbero, però, cercare di non controllare eccessivamente ciò che i dipendenti dicono online per evitare di seminare sfiducia tra gli stessi. 

Nonostante i rischi associati a questa forma di promozione aziendale le opportunità per le aziende, generate con la prassi di coinvolgere i dipendenti nella creazione di contenuti sui social media, possono essere significative. Tuttavia, per essere efficaci, i contenuti generati dai dipendenti non doveno essere palesemente promozionali, come includere foto del profilo intonacato con loghi aziendali, ciò andrebbe a scapito dell’autenticità del post stesso. I datori di lavoro dovrebbero anche assicurarsi che i lavoratori non condividano i dati finanziari dell'azienda o le informazioni di sicurezza. Infine, le aziende devono essere consce del rischio che i dipendenti possano diventare così seguiti, iniziando a guadagnare abbastanza partnership retribuite, da poter decidere di dedicarsi alla creazione di contenuti a tempo pieno, oppure, di essere coinvolti da un'altra azienda nello stesso settore.

Ecco 5 esempi di aziende virtuose che utilizzano i propri dipendenti come influencer, con ottimi risultati per l’azienda, sui social media:

1. Dell ha un programma chiamato "Dell Social Media and Communities University" che addestra i dipendenti su come utilizzare i social media in modo efficace. La società ha anche una rete di "Dell Social Media Advocates" che condividono contenuti sui social media per promuovere la marca.

 

1. La catena di fast food McDonald's ha creato un programma chiamato "Crew Love" che riconosce e celebra i dipendenti che condividono contenuti sui social media. La società ha anche una app dedicata per i dipendenti, chiamata "Archways to Opportunity", che include informazioni sul programma Crew Love.

 

1. La società di software Hubspot ha un programma chiamato "Hubspot Employee Advocacy" che fornisce ai dipendenti contenuti da condividere sui social media e li istruisce su come farlo in modo efficace. Il programma include anche una leaderboard che mostra i dipendenti che hanno condiviso il maggior numero di contenuti e generato il maggior coinvolgimento sui social media.

 

1. Cisco offre ai suoi 83.300 dipendenti formazione per agire come influencer sui social media, fornendo loro una guida su come utilizzare i loro profili LinkedIn per attirare i candidati. La compagnia ritiene che i post creati dai dipendenti siano più autentici 

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