L’innovazione c’incalza! In particolare modo l'informatica quantistica, cioè quell'insieme delle tecniche di calcolo e del loro studio che utilizzano i quanti per memorizzare ed elaborare le informazioni e la loro applicazione reale nel sistema della comunicazione internet e non solo. Molte sono le differenze con l’informatica classica, soprattutto nei principi fondamentali. Alcuni criticano le possibilità dell'informatica quantistica, in quanto per poter avere elevate precisioni sia in ingresso che in uscita, occorrono tempo ed energia. Ma molti paesi sono già a dei risultati importanti e in un futuro non troppo lontano l’informatica quantica sarà una realta. Siete preparati alla rivoluzione tecnologica? È notizia recente che un team internazionale di ricercatori dell'”Istituto di scienze fotoniche della Catalogna” (ICFO) supera la Cina nello sviluppo di una prima rete di comunicazione quantistica e costruisce un ripetitore di messaggi crittografati impossibili da spiare. Il team di fisici è riuscito ad intrecciare due memorie quantistiche separate da 10 metri. I suoi fotoni consentirebbero di inviare messaggi utilizzando fibre ottiche convenzionali già utilizzate da internet. Il traguardo risponde a uno dei maggiori problemi posti dalla comunicazione quantistica, cioè la costruzione di una rete internet impossibile da hackerare, obiettivo che diversi paesi perseguono da tempo. La svolta spagnola risolve un problema complesso, superando i ricercatori cinesi che erano all'avanguardia in questo ambito fino ad ora con un esperimento con ripetitori quantistici in grado di immagazzinare due fotoni entangled, ma distanti solo tre metri. Lo scopo di queste indagini è quello di poter creare in futuro una rete di comunicazione invulnerabile e computer con una capacità di calcolo oggi impensabile. Ad esempio, nel 2020, è stato prodotto in Cina un computer quantistico che ha messo in ombra quello presentato da Google, che in soli tre minuti ha risolto un problema matematico la cui soluzione per un computer “normale” richiederebbe circa 2,5 miliardi di anni. Questo lavoro è la dimostrazione di un primo passo verso un ripetitore quantistico hanno affermato gli scienziati del team spagnolo, i quali ritengono che con il loro esperimento sia stata dimostrata la possibilità di creare una rete di ripetitori attraverso la quale le particelle viaggiano alla velocità della luce, poiché le memorie utilizzate immagazzinano il fotone per appena 25 milionesimi di secondo. Il tutto lo trovate pubblicato nella prestigiosa rivista scientifica Nature. I principi dell’informatica quantistica (Wikipedia): Il motivo dei ripetitori La fibra ottica commerciale, che raggiunge già molte case, non può trasmettere coppie di fotoni entangled a più di 100 chilometri di distanza, poiché il segnale viene perso. Per evitare che ciò accada, è necessario estendere la portata, ecco perché sono necessari dei ripetitori. Nelle telecomunicazioni convenzionali questo non è un problema, ma nelle telecomunicazioni quantistiche il problema è enorme, poiché i fotoni possono essere immagazzinati solo in memorie quantistiche fatte di cristalli i cui atomi possono trattenere per un po' di tempo il fotone entangled al loro interno. A cosa serve tutto questo? Le applicazioni potrebbero essere immediate, e si può già intuirne i vantaggi, sia relativi alla digital ecurity che relativi ad esempio alla creazione di reti quantistiche nelle città utilizzando fibre ottiche commerciali. La futura rete internet quantistica potrebbe integrare quella attuale. Nello specifico relativo alla sicurezza internet, le chiavi possono essere trasmesse per decriptare i messaggi crittografati che vengono trasmessi in modo convenzionale. Se un hacker decidesse di entrare nelle memorie quantistiche per spiarle, le chiavi sparirebbero e i messaggi diventerebbero indecifrabili. Lo sviluppo delle comunicazioni basate sull'informatica quantistica potrebbe avvenire entro la fine del decennio con la comparsa di reti operative su distanze comprese tra 500 e 1.000 chilometri, affermano dalla Spagna. L’unione Europea, sotto il nome di “Alliance for a Quantum Internet”, sta finalizzando un progetto di oltre 10 milioni di euro per stabilire una prima fase della prima rete di comunicazione quantica in Europa. Letture correlate:
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