Qualche mese fa, il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha pubblicato la bozza di un framework per la gestione dei rischi legati al ransomware. Ma non si tratta dell’unica pubblicazione su questo genere di minacce, di recente il NIST ha condiviso anche una guida (in inglese) su come gli MSP (Managed Service Providers) dovrebbero proteggere i dati dal ransomware e da altri episodi che comportano la perdita di dati NIST ha suddiviso tale guida in diverse sezioni: Pianificazione:
Secondo la guida questi suggerimenti rappresentano un aiuto determinante per gli MSP nel limitare l’impatto che il ransomware può avere sui loro dati e, in definitiva, sulle informazioni chiave dei loro clienti. Inoltre, permette alle organizzazioni di ridurre al minimo i danni causati da attacchi come BlackMatter, l’ultimo strumento “Ransomware as a Service" (RaaS), e da minacce rivolte a organizzazioni e aziende di grandi dimensioni che hanno colpito sia infrastrutture fondamentali sia il settore dell’alimentazione e dell’agricoltura negli Stati Uniti. In tal senso, le agenzie statunitensi hanno consigliato di adottare diverse misure in aggiunta ai backup di cui abbiamo parlato. Ad esempio, implementare tecnologie di protezione avanzata per gli endpoint e usare sempre password complesse con autenticazione a più fattori (MFA). * L’articolo, a cura di Samanta Fumagalli è stato pubblicato in origine nel blog del nostro partner tecnico WatchGuard > QUI! Letture correlate:
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