Le soluzioni tecniche non bastano più. Serve visione, responsabilità e una nuova governance della cybersecurity. Il vero rischio? Pensare che basti un antivirus
Negli ultimi dieci anni, si è parlato moltissimo di protezione informatica. Eppure le aziende continuano a essere esposte, vulnerabili, disorientate. Perché? Non è solo un problema tecnico. È un problema organizzativo e culturale. I rischi aumentano perché:
Il risultato? Software installati ma non aggiornati. Sistemi formalmente “sicuri” ma in realtà fragili. Personale formato a metà. Budget spesi, senza ritorno.
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La semplicità è la vera strategia informatica delle aziende che vogliono crescere La semplicità come strategia digitale
Viviamo in un’epoca in cui ogni giorno nascono nuovi strumenti, nuove piattaforme, nuove soluzioni digitali. L’innovazione corre veloce – troppo veloce, spesso – e le aziende, piccole o grandi, si trovano di fronte a una scelta difficile: inseguire ogni novità, o fermarsi a respirare? In Softcomet abbiamo scelto una terza via: proporre una tecnologia che semplifica, non che complica. Un mese dopo l’importante annuncio iniziale, Microsoft rafforza il proprio impegno per la cybersecurity in Europa con il lancio del nuovo European Security Program, presentato lo scorso mese a Berlino. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore protezione dei sistemi digitali europei, soprattutto di fronte all’aumento delle minacce informatiche provenienti da organizzazioni criminali.
L’annuncio è stato accolto con interesse dalle istituzioni europee, che da tempo chiedono un coordinamento più efficace nella difesa cibernetica del continente. Il programma di Microsoft si pone come strumento complementare alle strategie già in atto, proponendo soluzioni tecnologiche avanzate, supporto operativo ai governi e formazione mirata per esperti del settore. Un tempo bastava chiudere la porta dell’ufficio. Oggi anche la più piccola azienda si affaccia ogni giorno su decine di varchi digitali. Non serve essere una multinazionale per finire nel mirino: basta un indirizzo email, una password debole o un fornitore poco protetto.
La cybersecurity, intesa come insieme di strategie, strumenti e comportamenti volti a proteggere dati e infrastrutture da accessi non autorizzati, è diventata parte integrante della gestione d’impresa. Ma non si tratta solo di installare un antivirus o aggiornare il firewall: serve una visione, una politica attiva, una cultura aziendale che metta al centro la sicurezza come processo continuo. Per le imprese italiane: come prepararsi oggi per competere nel mercato digitale di domani Il cloud computing e l’intelligenza artificiale (AI) non sono più tecnologie “del futuro”, ma strumenti già oggi indispensabili per le imprese italiane che vogliono innovare, crescere e restare competitive. Tuttavia, molte organizzazioni si trovano ancora a un bivio: da una parte c’è l’entusiasmo per le opportunità offerte da queste tecnologie, dall’altra le difficoltà legate a competenze, fiducia, sicurezza e sostenibilità.
In questa guida, esploriamo come superare le principali sfide e adottare cloud e AI in modo strategico, sostenibile e su misura per il contesto italiano. Nel mondo iperconnesso in cui viviamo, ogni dispositivo che si collega a una rete rappresenta una porta d’accesso. Ma cosa succede quando quella porta è stata costruita male, con materiali scadenti, e magari da mani che non rispettano alcuna regola? I dispositivi ICT contraffatti – smartphone, modem, router, ma anche laptop e accessori – sono oggi una delle principali minacce alla sicurezza informatica delle imprese, spesso sottovalutata o ignorata.
Nell’era della trasformazione digitale, ogni infrastruttura IT aziendale deve poggiarsi su un sistema di rete solido, scalabile e sicuro. Per questo motivo, Softcomet ha sviluppato nel tempo un know-how tecnico avanzato nel campo del networking e della sicurezza, grazie anche alla collaborazione con partner tecnologici selezionati che garantiscono massima affidabilità e performance.
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