La sicurezza dei nostri dati on-line non esiste? Nella rete siamo sobillati da richieste di lasciare i nostri dati a destra e a manca, esempi ce ne sono dappertutto: vuoi fare un commento su un articolo di un quotidiano on-line, per esempio, e ti chiedono di registrati con Facebook (o con Google). Quando ti registri ti chiedono l'accesso a tutti i tuoi contatti (!). Poi si fanno bucare e tutte le tue informazioni riservate sono a disposizione di personaggi con brutte intenzioni. Ormai molti dei nostri dati personali (nome cognome, telefono, luogo dove viviamo, e altri) sono spesso compromessi.
Cosa fare per proteggersi?
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1. Badlock
Il bug di sicurezza Badlock, divulgato il 12 aprile 2016 con CVE-2016-2118, è un bug di sicurezza cruciale in MS Windows e Samba (una reimplementazione software gratuita del protocollo di rete SMB per Unix e Linux), che ha causato due attacchi pericolosi di tipo: Man-in-the-middle (MITM) e Denial-of-Service (DoS). La nuova ricerca degli esperti di cybersecurity del nostro partner tecnico Sophos dimostra che le aziende colpite dal ransomware non tornano più ad essere quelle di prima. Sophos, leader globale nella sicurezza informatica di ultima generazione, presenta la sua nuova ricerca che analizza il reale impatto che un attacco ramsomware ha sulle aziende, rivelando che le conseguenze sono tali da cambiare radicalmente le realtà colpite e i comportamenti dei loro IT manager.
Probabilmente hai sentito che gli attacchi informatici si sono evoluti e progrediti negli ultimi anni, ma cosa significa veramente? In che modo minacciano le attività e di cosa si ha bisogno per difenderle? Per capire perché la protezione degli endpoint di nuova generazione è un must per tutte le aziende, è essenziale comprendere la cyber kill chain. Queste complesse sequenze forniscono informazioni su come funzionano i moderni attacchi informatici, perché sono efficaci e con quanta facilità possono diffondersi in una rete.
I 5 segnali di allarme che possono salvare le aziende da un attacco informatico di ransomware13/8/2020 Abbiamo già scritto di come si evolve la minaccia ransomware e di quanto costa alle vittime il danno subito, indipendentemente dal fatto che paghino o meno un riscatto. In questi mesi ci sono stati diversi attacchi informatici di alto profilo, come quello subito da Geox - l’azienda italiana di calzature che è stata vittima di un attacco informatico che ha paralizzando i sistemi del suo quartier generale - vale per ciò la pena chiedersi perché il ransomware continua ad avere successo contro organizzazioni che dovrebbero essere ben difese e se c'è qualcosa che possiamo fare a proposito.
Sia che si tratti di tradizionali allegati virus nelle e-mail, trojan inviati tramite attacchi alla rete o moderni ransomware infilati con forza attraverso attacchi sul Web con download drive-by, il malware da tempo è il tormento delle organizzazioni IT. Allora, che cos'è il malware avanzato e come funziona?
Come suggerisce il nome, il malware è un software ideato per infettare un computer affinché esegua una serie di azioni dannose. Dopo aver sfruttato le vulnerabilità umane o tecniche nel tuo ambiente, un aggressore invierà il malware per violare i computer dei tuoi utenti allo scopo di rubare o bloccare l'accesso alle informazioni e ai sistemi. Cosa devono sapere le piccole e medie imprese e le aziende distribuite sugli attacchi di malware avanzato che colpiscono le organizzazioni e conquistano le prime pagine in tutto il mondo. Il ransomware è un tipo di malware che impedisce l’accesso al computer o alle informazioni in esso contenute tramite la crittografia allo scopo di chiedere un riscatto per ottenere la chiave di decodifica che consente di riaccedere ai dati.
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